30 Mayıs 2013 Perşembe

COMUNICATO STAMPA PER IL SOLDATO UTKU KALI

Lo scorso 11 maggio, una bomba esplosa nella cittadina di Reyhanlı, in provincia di Hatay in Turchia, ha causato la morte di 52 persone. Secondo quanto riferito da diversi mezzi di comunicazione, il Governo era stato messo al corrente prima che l’esplosione avvenisse. 


Un gruppo di hacker, autodefinito “Redhack”, lo scorso 22 maggio ha pubblicato  le corrispondenze intercorse nell’ambiente militare nelle quali viene riferito che   le autorita’ dello Stato erano al corrente dell’attacco. Anche i ministri hanno accettato la veridicita’ della notizia. 

Lo stato sostiene che le notizie pubblicate non siano pervenute da un sito ufficiale dello stato ma che siano circolate illegalmente in forma di foto. Questi documenti IN CUI SI SOSTIENE CHE SIA STATO il soldato Utku Kalı a raccontare la vicenda, rivelano gli errori che hanno portato alla morte di nostri concittadini. É evidente che hanno maggiore importanza gli errori fatti piuttosto che la fuga di notizie ma quest’ultima é stata messa in primo piano rispetto agli errori commessi.


 Durante le indagini, sono stati chiamati a testimoniare presso la Procura militare di Sivas due soldati in servizio presso la Gendarmeria di Amasya. Tra i due, solo il militare Utku Kalı é stato messo sotto accusa in quanto i documenti sono arrivati nel sistema informatico durante le sue ore lavorative in ufficio.

Utku Kalı  é stato messo sotto sorveglianza per aver chiesto di sapere i motivi delle accuse che gli sono state attribuite e per aver chiesto di testimoniare in presenza di una persona di famiglia che e’ al tempo stesso un avvocato, mentre l’altro soldato é stato rilasciato in quanto i documenti non sono entrati nel sistema durante le sue ore lavorative. Mentre l’altro militare é stato rimandato in Caserma, il soldato Utku Kalı, a seguito dei risultati delle indagini, e’ stato arrestato.

Utku Kalı, che nelle indagini é definito ancora come “sospettato”, in  alcuni articoli e canali mediatici ha iniziato a essere menzionato come “il soldato che ha reso pubblici i documenti”.  
Ma Utku Kalı non é una persona che ha diffuso i documenti , né un eroe, né una persona  che puo’ essere accusata di cose di questo tipo come e’ stato accettato da alcune persone. Il soldato Utku Kalı e’ uno dei 465.197 soldati al sevizio della Repubblica Turca che non vuole fare nient’altro che adempiere al suo obbligo di militare.

Una delle prove piu’ importanti della sua innocenza é che il gruppo Redhack ha continuato a diffondere informazioni  anche dopo la sua custodia cautelare. Ed é ovvio che, non é possibile prendere in considerazione l’ipotesi che il soldato Utku Kalı abbia reso pubblici  questi documenti sotto custodia cautelare.

In questa fase in cui la battaglia legale di Utku Kalı é iniziata e continua, un punto che non bisogna trascurare é che IN ASSENZA DI MOTIVI E PROVE ECIDENTI E SENZA CHE SIANO STATE CHIARITE LE CONDIZIONI LEGALI, il soldato Utku Kalı é stato arrestato con l’accusa di aver mostrato i documenti di cui si é accennato in precedenza. UTKU KALI E INNOCENTE e per questo devono essere fatti tutti i passi necessari per ottenere il prima possibile la liberta’ a Utku Kalı per permettergli di tornare alla sua vita quotidiana.  

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